Conosciamo i nostri fornitori: “La Fastuchera”



Il primo produttore che approda su FastucUP è La Fastuchera: scusate il gioco di parole ma in entrambi i casi parliamo, principalmente, del pistacchio che, in siciliano, si dice fastuca.

Il nome siciliano del pistacchio, fastuca, ha origini antiche, si deve, infatti, agli arabi e al loro fustuqa.

Oggi incontriamo Giuseppe Riggi, ingegnere e co-proprietario dell’azienda a conduzione familiare che vanta la sua nascita appena 3 generazioni fa.

 

Ci fai conoscere meglio “La Fastuchera”?

L’azienda la Fastuchera è un impianto monocoltura di alberi di Pistacchio che nasce in Sicilia in contrada Deri, nel territorio di Caltanissetta. Si sviluppa sulle pendici con giacitura nord-ovest nella valle del torrente Salito affluente del fiume Platani.

La coltivazione del pistacchio, per questa zona del Centro Sicilia, rappresenta un unicum in quanto si esprime come modalità di utilizzo di terreni marginali caratterizzati da affioramenti rocciosi e pendenze piuttosto elevate che rendono altre colture poco praticabili.

Dell’impianto si trova traccia già nei documenti dell’Archivio Provinciale di Stato datati 1864, in un periodo dominato dalle grandi proprietà terriere. Secondo le fonti documentali, la Fastuchera era parte dell’ex feudo di Deri ed appartenne alla Chiesa del SS. Crocifisso di Noto, quindi alla duchessa Moncada e infine alla principessa di Bauffremont. Fu acquistato nel 1925 dalla famiglia Riggi di San Cataldo, attualmente proprietaria da tre generazioni che oggi lo conduce in regime familiare.

L’azienda, un tempo raggiungibile solo a dorso di un cavallo o con il mulo mediante le trazzere, oggi è raggiungibile mediante la Strada Provinciale n. 43 nata negli anni ’60 che si inerpica dalla stazione Mimiani verso il paese di Santa Caterina Villarmosa.

I proprietari, nei decenni, oltre ad infittire la presenza di alberi di pistacchio mediante innesti, hanno migliorato le condizioni del fondo con l’obiettivo di rendere la gestione razionale. Oggi gli alberi sono tutti raggiungibili mediante una viabilità interna che garantisce lavorazioni agevoli ed economicamente sostenibili.

 

Come reputi la redditività attuale della tua coltura?

 Oggi possiamo affermare che la redditività dell’impianto in rapporto alla morfologia del terreno può ritenersi discreta in quanto si è raggiunto un buon equilibrio tra costi di gestione e ricavi. Esistono tuttavia margini di miglioramento  della redditività oggi legata un’alta variabilità degli introiti dovuti alla stagionalità e alla quantità e qualità del raccolto. Essa può essere incrementata affiancando il reddito derivante da vendita del pistacchio all’ingrosso con una linea di vendita al dettaglio,  integrando l’attuale produzione con ulteriori prodotti agricoli ed attivando servizi di fruizione turistica del territorio.

 

Quali principali problemi incontri come produttore agricolo siciliano?

I principali indicatori dello sviluppo delle aziende sono le infrastrutture fisiche per i trasporti (stradali, ferroviari, aeroportuali, portuali) e quelle digitali. In entrambe i comparti il territorio Siciliano, ed in particolare il centro Sicilia,  risulta lacunoso con il conseguente progressivo incremento dei fenomeni di abbandono dei fondi agricoli da parte delle nuove generazioni e del rischio di desertificazione delle aree. Non trascurabile infine il rischio degli incendi nel periodo estivo.

 

Cosa immagini che cambierà approdando a FastucUP?

Oggi più che in passato occorre diversificare i mercati di sbocco dei prodotti agricoli e far apprezzare i prodotti Siciliani nel mondo. In quest’ottica FastucUP è la risposta ai produttori che desiderano approdare in mercati emergenti,  sperimentare nuovi sistemi di vendita e valorizzare il proprio patrimonio di conoscenza e di esperienza.

 

Quanto ne sai di digitale?

Siamo consapevoli di essere parte di una comunità digitale, tuttavia risulta essenziale avere qualcosa da comunicare piuttosto che sapere-come-comunicare. Personalmente, se parliamo di digitale, mi reputo molto fortunato in quanto l’età anagrafica mi garantisce una vivida memoria del “come eravamo” e “da dove veniamo” pur con la consapevolezza che le nuove tecnologie oggi ci offrono formidabili opportunità per fare meglio del passato con il rispetto delle tradizioni.

 

I vostri competitor locali sono già molto avanti da questo punto di vista?

Molti produttori si sono affacciati nel mondo digitale da parecchi anni, tuttavia non abbiamo visibilità di esperienze che coniugano la produzione e vendita di prodotti agricoli con la fruizione turistica del territorio mediante l’adozione delle nuove tecnologie.

 

 – Visita il sito della Fastuchera